vittorio
2014-01-17 18:02:25 UTC
gravissimo!
L'attacco al cantiere del Tav in Valle di Susa dello scorso maggio è
un'azione terroristica perché "idonea ad arrecare grave danno" all'immagine
dell'Italia. Lo scrivono i giudici del tribunale del Riesame di Torino,
accogliendo la tesi della procura, nel confermare la custodia in carcere per
quattro No Tav. L'attacco al cantiere era stato portato da un gruppo di
trenta persone, nella notte fra il 13 e il 14 maggio, con lanci di bengala,
razzi e molotov; alcuni avevano anche chiuso i cancelli per evitare le
sortite delle forze dell'ordine. Si è trattato, scrivono i giudici, di
"un'azione connotata da organizzazione strategica assimilabile a quella
militare". L'obiettivo dei No Tav è impedire o ritardare la realizzazione
dell'opera: cosa che provoca un "danno all'immagine del Paese a livello
internazionale".
L'attacco al cantiere del Tav in Valle di Susa dello scorso maggio è
un'azione terroristica perché "idonea ad arrecare grave danno" all'immagine
dell'Italia. Lo scrivono i giudici del tribunale del Riesame di Torino,
accogliendo la tesi della procura, nel confermare la custodia in carcere per
quattro No Tav. L'attacco al cantiere era stato portato da un gruppo di
trenta persone, nella notte fra il 13 e il 14 maggio, con lanci di bengala,
razzi e molotov; alcuni avevano anche chiuso i cancelli per evitare le
sortite delle forze dell'ordine. Si è trattato, scrivono i giudici, di
"un'azione connotata da organizzazione strategica assimilabile a quella
militare". L'obiettivo dei No Tav è impedire o ritardare la realizzazione
dell'opera: cosa che provoca un "danno all'immagine del Paese a livello
internazionale".